Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”):Le prossime scadenze

Per mantenere i benefici della Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) introdotta dalla Legge n. 197/2022, è necessario effettuare il versamento della terza rata entro il 28 febbraio 2024. La norma prevede comunque una tolleranza nel pagamento di cinque giorni, per cui il pagamento verrà considerato tempestivo se effettuato entro lunedì 4 marzo 2024.

Le restanti rate del 2024 andranno saldate entro il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre, ovvero secondo le scadenze del proprio piano contenuto nella Comunicazione delle somme dovute

In caso di mancato pagamento o se il pagamento avviene oltre il termine ultimo o per importi parziali, si perderanno i benefici della misura agevolativa e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.

Inoltre si prevede la riapertura ei termini per chi ha aderito ma non ha pagato le prime due rate. Già a dicembre il governo aveva concesso fino al 18 dicembre, per pagare il dovuto senza sanzioni né interessi di mora. Si apprende dalle agenzia stampa che il ministro dell’economia, On. Giorgetti, confermerebbe tale ipotesi. Si evidenzia comunque che in tal senso sono stati presentati 4 emendamenti. Per il governo si tratta, appunto, di fare una sintesi, all’interno del decreto Milleproroghe, sulla pluralità di proposte (attualmente all’esame della commissione Bilancio della Camera) che sono arrivate dai partiti della maggioranza. La strada è comunque tracciata: in ballo c’è, come detto, la riapertura dei termini per chi ha aderito ma non ha pagato le prime due rate della Rottamazione quater già scadute lo scorso anno. L’idea allo studio è di dare tempo fino al 28 febbraio per pagare le prime due rate, scadute il 31 ottobre e 30 novembre 2023, ed essere così riammessi. La normativa prevede che i benefici della definizione agevolata vengano meno in caso di omesso, insufficiente o tardivo (superiore ai 5 giorni) pagamento.

Dal recupero dell’evasione fiscale sono stati incassati 24,7 miliardi di euro, 4,5 miliardi in più rispetto all’anno precedente (+22%). L’importo sale a 31 miliardi se si considerano anche i 6,7 miliardi recuperati per gli altri enti (da Inps a Comuni). Nel dettaglio i 24,7 miliardi di recupero complessivo – ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini – derivano per 11,6 miliardi da versamenti seguiti ai controlli, per 3,8 miliardi da cartelle di pagamento; per 4,2 miliardi sono frutto di attività di promozione della compliance, obiettivo incluso tra quelli del PNRR e, peraltro, ampiamente raggiunto.

«Quest’ultimo dato – ha sottolineato Ruffini – segna un balzo in avanti di 1 miliardo rispetto al dato 2022 (+31%) e anche questo è un dato significativo. Queste attività, infatti, consentono di avvisare con una lettera il contribuente di un’eventuale anomalia riscontrata, in modo da offrire la possibilità di rimediare agli errori commessi, magari in buona fede, semmai anche a causa della difficoltà del sistema tributario».

Ruffini ha evidenziato l’importanza del lavoro di precisione sulle banche dati e dei criteri di rischio, unite alle tecnologie. «Già oggi, tecnologie come l’intelligenza artificiale rendono possibile l’utilizzo di metodologie e tecniche di analisi dei dati dalle straordinarie potenzialità», ha spiegato, evidenziando che «nel pieno rispetto della privacy, questo consentirà di migliorare la precisione delle analisi di
rischio e di supportare l’adempimento spontaneo da parte dei cittadini».

Il direttore ha evidenziato anche i risultati conseguiti dall’attività antifrode. In particolare, grazie all’analisi di rischio e ai controlli preventivi, il 2023 ha registrato “minori uscite” a carico del bilancio dello Stato per 7,6 miliardi di euro, tra crediti fittizi, indebite compensazioni e rimborsi Iva non spettanti. L’Agenzia, inoltre, ha disposto la cessazione d’ufficio di circa 2.300 posizioni in linea con le misure introdotte per contenere il fenomeno delle partite Iva “apri e chiudi”.

Il 2023 mostra dati positivi anche per quanto riguarda i rimborsi fiscali, che nel 2023 hanno totalizzato 22,4 miliardi di euro (+12%). Di questi, 19,5 miliardi sono andati al settore produttivo e 2,9 miliardi alle famiglie.
Risultati soddisfacenti anche per l’attività di assistenza ai contribuenti con circa 4,5 milioni di richieste gestite: più di 3 milioni attraverso i canali telefonici e oltre due milioni tramite l’utilizzo di Civis.

Trend positivo anche per l’utilizzo dei servizi telematici, sia in ambito Entrate che in ambito Territorio, con oltre il 92,3% di contratti d’affitto registrati tramite l’apposito servizio disponibile sul sito dell’Agenzia e con il 92,7% delle dichiarazioni di successione inoltrate via web.

In evidenza anche il debutto del canale WhatsApp dell’Agenzia: attivo da settembre 2023, ha raggiunto in breve tempo 680mila iscritti, cittadini interessati a ricevere in modo semplice e immediato gli argomenti fiscali di maggiore interesse in totale riservatezza.

Passando all’attività di consulenza Ruffini evidenzia che l’Agenzia lo scorso anno ha risposto a quasi 13mila istanze di interpello. Inoltre, sono state 14 le risposte agli interpelli nuovi investimenti, con una previsione di circa 400 posti di lavoro e investimenti pluriennali per oltre 500milioni di euro.

Anche l’istituto della cooperative compliance ha mostrato un notevole interesse. Il 2023, con nuove 19 nuove adesioni, ha fatto salire a 111 le imprese che hanno deciso di instaurare un rapporto di collaborazione con l’Agenzia.

Attività di Agenzia entrate-Riscossione
Il direttore ha ricordato i risultati positivi ottenuti dalla “Riscossione”. Il 2023 si è chiuso con 14,8 miliardi di euro (+37%) versati nelle casse: 7,6 miliardi da attività ordinarie e 7,2 da misure straordinarie (“rottamazione-ter” e “rottamazione-quater”). I contribuenti hanno presentato circa 3,8 milioni di domande di adesione.
Per quanto riguarda gli enti affidatari, 8,1 miliardi sono stati riscossi per conto dell’Agenzia delle Entrate, 3,7 miliardi per l’Inps, 1 miliardo per i Comuni e i restanti per altri enti (Inail, Ministeri, Prefetture, Regioni).
Anche i servizi online disponibili sul sito di Agenzia entrate-Riscossione sono in aumento. I cittadini, infatti, possono effettuare la maggior parte delle operazioni direttamente sul web. Basti pensare alla rateizzazione delle cartelle fino a 120mila euro, i versamenti tramite PagoPa, la prenotazione di un appuntamento allo sportello.  
In tema di rottamazione-quater il direttore evidenzia che tutte le fasi della definizione agevolata sono state gestite on line: tramite i servizi disponibili sul portale di Agenzia entrate-Riscossione, infatti, i cittadini hanno potuto chiedere il prospetto informativo, inviare le istanze di adesione, ricevere il piano dei pagamenti e i moduli per effettuare i versamenti, richiedere l’addebito diretto delle rate.